Le lavoratrici domestiche e di cura migranti tra percorsi migratori, senso di casa e "capacit\ue0 di aspirare". Il caso di Livorno

Negli ultimi decenni il lavoro domestico di cura \ue8 stato uno dei principali ambiti di impiego per la forza lavoro immigrata in Italia, specialmente femminile, diventando sempre pi\uf9 una nicchia di occupazione fortemente etnicizzata e femminilizzata . Nonostante alcune delle sue caratteristiche si siano diffuse anche in altri Stati europei , l\u2019Italia appare una specificit\ue0 tra i paesi del welfare mediterraneo venendo spesso descritto come il paese pi\uf9 \u201cbadantizzato\u201d dell\u2019Europa occidentale. il saggio racconta i risultati di una ricerca che ha avuto come scopo la conoscenza del fenomeno del lavoro domestico migrante a partire dal punto di vista dei soggetti principalmente coinvolti, le assistenti familiari straniere, e a un livello esplorativo anche dei datori di lavoro e degli operatori di un servizio cittadino che offre consulenza normativa sul CCNL che disciplina il rapporto di lavoro domestico. \uc8 stata caratterizzata da un taglio sociologico sviluppato con una prospettiva metodologica di tipo qualitativo ed \ue8 consistita nello svolgimento di interviste narrative individuali semi-strutturate riguardanti le seguenti tematiche: vita nel paese d\u2019origine e progetto migratorio, canali di reperimento del lavoro, rapporto con l\u2019assistito e con i familiari, spazio domestico, riconoscimento sociale del lavoro di cura agli anziani e autoriconoscimento del proprio ruolo, uso del tempo libero e vita affettiva, rapporti con il paese d\u2019origine, radicamento nella citt\ue0 di Livorno, fruizione dei servizi, progetti per il futuro e, infine, punti di forza e punti deboli delle esperienze